Nausea,
torna a galla il sapore delle odi dimenticate
chè offuscate da breve se pur coinvolgente contentezza
di cui non trovo la taglia da indossare.
Mai pensai di tornar sui miei passi,
sul sentiero disperso dell’infelicità.
Quel vortice mi risucchia
assetato delle mie lacrime,
affamato di sorrisi abbozzati e spenti..
intento a lasciar su di me il retrogusto amaro
del fallimento.
Nausea.
Vomito ciò che rimane..
interiora d’anima,
fegato divorato dalla quella perenne frenetica fobia
che anche solo un’altro pezzo di carne
ti sfiorasse.
Adesso?
Non mi resta che tacere.